Disturbi sessuali maschili e femminili e possibili trattamenti
Disturbi sessuali maschili e femminili e possibili trattamenti

Disturbi sessuali maschili e femminili e possibili trattamenti

Esiste un campo della psicologia che si chiama psicopatologia sessuale che studia le disfunzioni e le deviazioni del comportamento sessuale umano. La psicopatologia legata alla sessualità include le disfunzioni sessuali come la disfunzione erettile, il disturbo dell'orgasmo, il desiderio sessuale ipoattivo o iperattivo, così come le parafilie, la dipendenza sessuale e altri comportamenti sessuali considerati socialmente inusuali.

È da tenere presente che, nel corso del tempo sono avvenuti numerosi cambiamenti culturali e sociali che ci mostrano come siamo passati da una sessualità repressa ad una sessualità incentivata ed esibita. Questo può creare un senso di pressione, forzatura, urgenza che può sfociare nella costruzione dell’idea-certezza di dover avere, per forza, performance ottimali, piacevoli, felici. Spesso c'è una tendenza a esibire e sbandierare la propria sessualità, in maniera forzata e obbligata. Essendosi trasformato in un comportamento obbligato, il sesso oggi potrebbe risultare poco appetibile, sdoganato, noioso, scontato, facile e lo si rincorre in modo artificiale. L'assenza di una profonda connessione con se stessi fa sì che si cerchino continui stimoli esterni che poi deludono e portano a stati depressivi.

Le disfunzioni sessuali maschili e femminili

Le disfunzioni sessuali maschili possono includere, tra le più comuni:

  • disfunzione erettile: è definita come la costante incapacità a raggiungere e/o mantenere un’erezione adeguata a portare a termine un rapporto sessuale soddisfacente. Le cause possono essere di natura organica o di natura psicogena, ad esempio fattori o situazioni quali l’ansia da prestazione;
  • eiaculazione precoce: è quella che si verifica troppo presto, in genere durante o poco dopo la penetrazione o prima di questa. Solitamente, la causa è l’ansia, altri fattori psicologici o la pelle del pene estremamente sensibile;
  • eiaculazione ritardata: si intende quando, a seguito di un’adeguata stimolazione sessuale, l’eiaculazione non insorge o si manifesta dopo un tempo eccessivamente prolungato. Si tratta, quindi, della difficoltà a raggiungere l’eiaculazione, e quasi sempre anche l’orgasmo, nei tempi desiderati.

Le disfunzioni sessuali femminili possono includere, tra le più comuni:

  • disturbo del desiderio sessuale ipoattivo: basso desiderio sessuale correlato alle condizioni di salute e allo stile di vita del soggetto, ai suoi livelli ormonali e all’assunzione di certi farmaci. Può essere influenzato anche da vari fattori psicologici;
  • anorgasmia: incapacità di raggiungere l'orgasmo, nonostante una stimolazione sessuale intensa e prolungata. Può essere causata da farmaci, traumi fisici a livello genitale, dispareunia, vaginismo, stress, ansia. Le cause di origine psicologica sono le più frequenti: eccessivo autocontrollo, ansia da prestazione, attenzione per il solo piacere del partner.
  • dispareunia: dolore durante il rapporto sessuale. Si tratta di un dolore persistente o ricorrente ai genitali che colpisce appena prima, durante o dopo un rapporto sessuale;
  • vaginismo: caratterizzato da una ipercontrattilità involontaria dei muscoli che circondano la vagina. Le donne che soffrono di vaginismo manifestano difficoltà e paura nel momento della penetrazione vaginale, bruciore e tensione a livello della vagina.

Entrambe le categorie di disfunzioni sessuali possono essere causate da vari fattori, tra cui problemi psicologici, stress, disturbi medici, effetti collaterali di farmaci o problemi relazionali. È importante consultare un medico per una valutazione e un trattamento adeguato.

Le parafilie

Le parafilie sono perversioni e pattern di comportamento sessuale in cui l'individuo trae piacere sessuale da oggetti, situazioni o attività considerate atipiche o non convenzionali. Queste possono includere il feticismo (attrazione sessuale verso oggetti inanimati), il voyeurismo (osservare gli altri mentre sono nudi o si impegnano in attività sessuali senza il loro consenso), il sadismo (provare eccitazione sessuale infliggendo dolore o umiliazione agli altri), il masochismo (provare eccitazione sessuale ricevendo dolore o umiliazione), la pedofilia (attrazione sessuale verso i bambini prepuberali) e molte altre. Le parafilie possono essere fonte di preoccupazione o problemi se comportano rischi per l'individuo o per gli altri.

Spesso non vengono esplicitate in un rapporto stabile, ma solo in rapporti occasionali. Le perversioni sessuali sono uno scarico di energia sessuale che apre all’etica della persona, ai suoi valori (bene, male, sano, non sano); rispecchia il desiderio più inconfessabile. È legato a ciò che per la persona è sbagliato, rischioso, adrenalinico, negativo, alla sua concezione di bene e male, al fascino per ciò che è proibito. Sono taboo perché legati al proprio lato più oscuro che può far paura.

Le perversioni parlano della persona stessa, dicono anche spesso di più di quello che la persona dichiara. Le perversioni possono causare danni a se stessi e agli altri, disagio e angoscia. Più una cosa è proibita, più è eccitante. Quindi nel corso di una terapia sarebbe fondamentale esplorare bisogna, insieme alla persona anche il suo sistema educativo e religioso.

Il lavoro Psicoterapeutico da svolgere è quello di indirizzare la persona verso una strada di consapevolezza, comprensione e di gestione delle fantasie sessuali. Analizzare il concetto di rischio, di adrenalina ed eccitazione e trovare alternative sane per sentirsi vivi, appagati, soddisfatti. Bisogna provare a trasformare il disturbo in una dimensione possibilmente più sana, sicura, consenziente e di consenso, dove l’altro possa esser visto, tenuto in conto e non oggettivizzato. L’intervento consiste nella gestione degli impulsi, degli stati emotivi negativi, la creazione dell’intimità col partner, dialogo, ascolto sincero e profondo, empatia, il riuscire ad essere se stessi, migliorare competenze sociali, autostima, andando anche a indagare le dinamiche familiari e le esperienze dell’infanzia. Bisogna comprendere l’origine del comportamento deviato, elaborarlo, per incominciare a vivere la sessualità in maniera sana.

Può diventare disfunzionale se l’unico modo per eccitarsi è quello, se diventa cronico, la regola.

La parafilia può essere causata anche dalla paura dell’intimità, di una relazione fatta di affetto, condivisione, accettazione, empatia, amore.

Può causare anche problematiche sociali, relazionali, lavorative, di isolamento. Può causare un disagio psichico e relazionale, malessere, dolore, sofferenza, angoscia.

Spesso la perversione può essere causata anche dall’aver ricevuto un giudizio, una disconferma che ha deviato la visione sana della sessualità.

Più la sessualità è variegata, stimolante, diversa e più è sana. Il fissarsi su un’unica modalità può portare a vivere la sessualità in maniera disfunzionale.

La dipendenza sessuale

La dipendenza sessuale, anche conosciuta come ipersessualità o disturbo da comportamento sessuale compulsivo, è un disturbo caratterizzato da un'incapacità di controllare i propri impulsi sessuali, che porta a comportamenti sessuali eccessivi e problematici. Le persone con dipendenza sessuale possono trascorrere un'eccessiva quantità di tempo e risorse su attività sessuali, incontrare difficoltà nel mantenere relazioni sane e soddisfacenti e sperimentare conseguenze negative nella loro vita personale, lavorativa e sociale a causa del loro comportamento sessuale.

La dipendenza sessuale è sintomatica di un bisogno di fuggire dalla realtà. L’ipersessualità può essere data dalla ricerca di sublimare i propri malesseri. La dipendenza sessuale rappresenta un meccanismo di coping, ovvero una modalità di gestire gli eventi della vita, di alleviare le emozioni negative e generare quelle positive, come una sorta di anestetico. Quando però l'effetto anestetico svanisce, si sperimentano emozioni negative come rabbia, ansia, angoscia, vuoto, paura, giudizio, senso di colpa, tristezza, vergogna.

Come altre dipendenze comportamentali, la dipendenza sessuale può essere dovuta ad una varietà di fattori, tra cui fattori biologici, psicologici e ambientali. Il trattamento può coinvolgere la terapia individuale o di gruppo, l'uso di farmaci, se appropriato, e il supporto sociale.

La risoluzione dei problemi sessuali

La risoluzione dei problemi sessuali dipende dalla causa sottostante e può variare da persona a persona.

Tuttavia, alcune strategie comuni includono:

  1. Comunicazione aperta: parlare col partner di ciò che si prova e delle proprie preoccupazioni. Questo può aiutare a ridurre l'ansia e a migliorare l'intimità. In coppia condividere fantasie sessuali migliora la comunicazione, la conoscenza reciproca e l’eccitazione. Il taboo può portare a nascondere le proprie pulsioni o a esprimerle in maniera sbagliata. Oppure a esprimerle solo in rapporti occasionali dove non ci si sente
  2. Consulenza sessuale: consultare un Psicoterapeuta sessuologo può essere utile per esplorare i problemi e sviluppare strategie per affrontarli.
  3. Modifiche allo stile di vita: certe abitudini, come una dieta sana, l'esercizio fisico regolare e la gestione dello stress, possono migliorare la salute
  4. Trattamenti medici: in alcuni casi, potrebbe essere necessario consultare un medico per escludere eventuali cause organiche o assumere eventuali trattamenti

È importante parlare con un professionista della salute sessuale per determinare la migliore strategia di trattamento per ognuno, poiché ogni situazione è unica.

  1. Boncinelli Vieri, Rosetto Mauro, Veglia Fabio, Sessuologia Modello di intervento, diagnosi e terapie integrate, Erickson, 2018
  2. Nardone Giorgio, Rampin Matteo, Quando il sesso diventa un Terapia strategica sui problemi sessuali. Tascabili degli editori associati S.r.l., 2005
  3. Krishnananda, Amana, Sesso e intimità. Accogliere e superare paure e insicurezze per vivere al meglio la vita di coppia, Feltrinelli, 2010
Dott.ssa Giulia Rinaldi

Autrice

Dott.ssa Giulia Rinaldi

Psicologa e Psicosessuologa

Dottoressa in Psicologia con Laurea Magistrale, iscritta all'albo degli psicologi della Sardegna con il n. 3796

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